Evitando
traduzioni letterarie, per target zone intendiamo la zona di battito
cardiaco corrispondente, durante l'attività fisica, alla salute, quella in
giallo nel disegno. In pratica è la fascia allenante, ma non stressante, per
l'apparato cardiocircolatorio, entro cui sarebbe utile regolare il proprio
battito cardiaco se concepiamo la corsa come puro e semplice benessere. Grosso
modo viene standardizzata tra il 60 e il 70% della propria frequenza cardiaca
massima. Quindi, un soggetto di 40 anni, che potrebbe avere una frequenza
cardiaca massima di 180 battiti al minuto (220-età), dovrebbe correre tra i 108
e i 126 battiti al minuto. A queste frequenze brucia prevalentemente i grassi
rispetto agli zuccheri e si mantiene in perfetto equilibrio d'ossigeno (non
avverte affanno).
Tenete
presente che:
Nel 2000 è
consigliabile correre con un cardiofrequenzimetro, è come non avere il
tachimetro nella propria autovettura. Evitate di affidarvi alla conta manuale,
esistono apparecchi che costano come un paio di scarpe e durano di più.
Esistono
cardiofrequenzimetri in commercio che calcolano la Target zone da soli,
fornendogli la propria età. Meglio ancora, alcuni degli ultimi modelli vi
permettono, previo un test di 10 minuti che funge anche da riscaldamento, di
ottenere, per ogni seduta d'allenamento, la target zone quotidiana.
Avete fatto bisboccia la sera prima, siete stanchi, avete l'influenza? Lo
strumento vi determinerà target zone più basse e suonerà se vi
uscirete.
Se siete
dei runner la target zone verrà utilizzata solo nelle sedute di lungo e
lento di recupero. Ossia in un giorno di scarico ove volete correre tranquilli
per recuperare sedute impegnative. In allenamenti di altro tipo supererete la
target zone e non dovete pensare che ciò sia pericoloso per la vostra
salute. Assolutamente no (salvo che siate cardiopatici ma, in questo caso, non
sareste dei runner ma dei jogger). Quindi non fatevi condizionare: arrivate
pure oltre il 70% della frequenza massima nei lunghi, state tra l'80 e il 90%
nei medi (ormai anche i più recenti articoli che parlano in merito riferiscono
questa percentuale, quindi è inutile obbiettare, se non si riesce significa
essere male allenati), oltre il 90% nel veloce e nelle ripetute. E tutto ciò
non intacca la vostra salute.
Correre a
bassa intensità brucia i grassi, correre a intensità elevate gli zuccheri, ma,
in questo caso (oltre target zone) nel dopo allenamento avrete un
rialzo del metabolismo per le ore successive, utilissimo per bruciare,
comunque, grassi.
Per chi non
avesse un cardiofrequenzimetro a disposizione, ma volesse verificare il n° dei
battiti al minuto, deve procedere in questo modo: immediatamente al termine
del proprio allenamento conta per 10 secondi, con l'aiuto di un orologio
digitale, il n° dei battiti e lo moltiplica per 6, il risultato non sarà
estremamante preciso, ma può essere utile per tracciare una prima tabella.
E
Miglioramento delle prestazioni atletiche
Miglioramento della forma fisica
Riduzione e controllo del peso
E
Attività moderata
Tabella per
la determinazione dell'intensità della Frequenza Cardiaca "FC" in funzione agli
obiettivi da raggiungere.