ANIDRIDE SOLFOROSA
Additivo alimentare ad azione antimicrobica, inibente e antiossidante. L'anidride solforosa è impiegata, nel periodo della vendemmia sul mosto, per controllare l'andamento della fermentazione alcolica, impedire lo sviluppo dei lieviti apiculati su quelli ellittici (saccharomyce cerevisiae) nel periodo di tempo che separa la raccolta delle uve fino all'avvio della fermentazione alcolica e svolge un'azione meccanica durante la macerazione dei vini rossi, che favorisce in parte l'estrazione delle sostanze colorate delle uve rosse (antociani) creando delle microlesioni sulla buccia. A dosi più alte è impiegata per mutizzare il mosto, ovvero per abbattere la carica microbica totale ed impedire lo sviluppo di qualsiasi tipo di microrganismo. È impiegata, durante tutto l'anno sul vino, per impedire lo sviluppo di microrganismi che potrebbero causare alterazioni. Le dosi massime ammesse di Anidride Solforosa, secondo la normativa italiana sono 200 mg/L sia che si tratti di vini rossi o di vini bianchi, secondo la normativa comunitaria sono di 160 mg/L per i vini rossi e di 210 mg/L con la possibilità di elevare il limite di 40 mg/L in annate sfavorevoli. Secondo ulteriori disposizioni comunitarie, viene considerata valida la norma più restrittiva.
L'Esperto dei Vini
dal Sito www.massimomoretti.it
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