ALCOOLI




E’ risaputo che gli alcooli influenzano il gusto del vino e, a partire dagli 11°-12° vol. si comincia a percepire in bocca una sensazione pseudocalorica e/o un certo bruciore sulla lingua. In base alla diversa percezione di pseudocalore un vino può essere definito: Leggero – Poco caldo- Abbastanza caldo – Caldo – Alcoolico.
Leggero
si dice di un vino in cui non si percepisce alcuna sensazione pseudocalorica, a causa del basso titolo alcoolometrico, generalmente non superiore a 4° - 4,5°, come nel caso, ad esempio del Moscato d’Asti. Questa valutazione può anche essere estesa a quei vini ricchi di acidi e/o tannini, nei quali il titolo alcoolometrico non superi i 6° - 7° come nel caso, ad esempio l’Oltrepò pavese Sangue di Giuda e il Brachetto d’Aqui; quando questa situazione non si verifica nei seguenti prodotti è da ritenersi un’anomalia.
Poco caldo
si dice di un vino in cui si percepisce una modesta sensazione pseudocalorica. Normalmente si tratta di vini il cui titolo alcoolometrico è moderato (10° - 11°) e di vini nei quali prevale la sensazione fresco-tannica.
Abbastanza caldo
si dice di un vino in cui si percepisce una netta e piacevole sensazione pseudocalorica. Normalmente si tratta di vini con “sufficiente” titolo alcoolometrico ( 11° - 12°), nei quali l’alcool è perfettamente in equilibrio con altre componenti.
Caldo
si dice di un vino in cui si percepisce una decisa sensazione pseudocalorica. Normalmente si tratta di vini con “strutturati” e con elevato titolo alcoolometrico ( 12° - 13,5°), nei quali l’alcool è in perfetto equilibrio con altre componenti, oppure di vini “poco strutturati”, nei quali la sensazione di pseudocalore non è supportata dagli altri elementi.
Alcoolico
si dice di un vino in cui si percepisce una forte e predominante sensazione pseudocalorica. Normalmente si tratta di vini “speciali”, ottenuti con particolari tecniche enologiche (alcoolizzazione, aggiunta di sifone … ), con elevato titolo alcoolometrico ( 15° - 18°), oppure di altri vini, “non speciali” che però presentano un elevato contenuto di alcool e, soprattutto, questo non è in equilibrio con altre componenti. In questi casi, tale “gradazione” elevata risulta un’anomalia del gusto.

L'Esperto dei Vini
dal Sito www.massimomoretti.it

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