STATO EVOLUTIVO




In base all’evoluzione e al tempo in cui è stato affinato, un vino può essere definito: Immaturo – Giovane – Pronto – Maturo – Vecchio.
Immaturo
si dice di un vino in cui si riscontrano diverse situazioni anomale, in una o più fasi dell’analisi organolettica, in particolare in quella dell’esame gustativo. Normalmente si tratta di un vino che deve ultimare la maturazione e l’affinamento in cantina.
Giovane
si dice di un vino che all’analisi organolettica non presenta ancora sensazioni ben equilibrate tra loro ma che, tuttavia,all’esame olfattivo e gustativo è caratterizzato rispettivamente da fragranza, freschezza e potenzialità nei riguardi dell’affinamento, sia che si tratti di vini da bersi giovani, sia di vini da invecchiamento.
Pronto
si dice di un vino ancora in evoluzione ma con caratteristiche che gli permettono di essere comunque consumato ed apprezzato. E’ il caso della stragrande maggioranza dei vini in commercio attualmente.
Maturo
si dice di un vino che, indipendentemente dall’età, presenta un’armonia ottima, nella quale tutte le caratteristiche organolettiche hanno raggiunto il massimo grado di apprezzamento.
Vecchio
si dice di un vino in cui si riscontrano evidenti di una o di tutte le caratteristiche organolettiche, che si manifestano con variazione di colore, riduzione degli aromi, eventuale comparsa di odori dovuti a fenomeni ossidativi e di maderizzazione o appiattimento del gusto. Questo termine non deve assolutamente confuso con “invecchiato”.

L'Esperto dei Vini
dal Sito www.massimomoretti.it

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