Frase |
Usano i frati minori, a certi tempi, alcune loro quaresime, nelle quali essi non mangiano carne ne’ lor conventi. ma in viaggio, perché essi vivano di limosine, hanno licenzia di mangiare ciò che è posto loro innanzi. Onde, abbattendosi in detti viaggi una coppia d’essi frati a un’osteria in compagnia d’un certo mercantuolo, il quale, essendo a una medesima mensa, alla quale non fu portato, per la povertà dell’ostieri, altro che un pollastro cotto, onde esso mercantuolo, vedendo questo essere poco per lui, si volse a essi frati, e disse: “Se io ho ben di ricordo, voi non mangiate in tali dì ne’ vostri conventi d’alcuna maniera di carne”. Alle quali parole i frati furono costretti, per la loro regola, sanza altre gavillazioni, a dire ciò essere la verità: onde il mercantetto ebbe il suo desiderio. e così si mangiò essa pollastra, e i frati feciono il meglio poterono. Ora, dopo tale desinare, questi commensari si partirono tutti e tre di compagnia. e dopo alquanto di viaggio, trovati un fiume di bona larghezza e profondità, essendo tutti tre a piedi – i frati per povertà e l’altro per avarizia -, fu necessario, per l’uso della compagnia, che uno dei frati, essendo discalzi, passassi sopra i suoi omeri esso mercantuolo: onde datoli il frate a serbo i zoccoli, si caricò di tale omo. Onde accadde che, trovandosi esso frate in mezzo del fiume, esso ancora si ricordò de la sua regola. e fermatosi, a uso di San Cristofano, alzò la testa inverso quello che l’aggravava, e disse: “Dimmi un poco, hai tu nessun dinari addosso?”.“Ben sai”, rispose questo,” come credete voi che la mia pari mercatante andassi altrementi attorno?” “Oimè!”, disse il frate, “la nostra regola vieta che noi non possiano portare danari addosso.” E subito lo gettò nell’acqua. La qual cosa, conosciuta dal mercatante facetamente la già fatta ingiuria essere vendicata, con piacevole riso, pacificamente, mezzo arrossito per vergogna, la vendetta sopportò. |